Gentili pazienti,

sono la Dottoressa Bertagnoli Laura, specialista in Geriatria.

Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, pertanto colgo l’occasione per parlarvi dell’invecchiamento nelle persone affette da tale patologia congenita, anche definita Trisomia 21.

Dalla metà degli anni ’90 l’aspettativa di vita media è progressivamente aumentata raggiungendo i 60 anni e Le persone affette da Trisomia 21 sono considerate anziane già a partire dai 45 anni. L‘aumento dell’aspettativa di vita espone questi individui ad un aumento della fragilità, ossia patologie croniche, poli-farmacoterapia, deficit intellettuali e funzionali che possono ridurre l’autonomia della persona, peggiorarne la qualità di vita ed esporre ad eventi negativi più precocemente rispetto alla popolazione generale.

Il Geriatra può effettuare una valutazione globale dell’individuo, aiutare nel monitoraggio delle eventuali patologie e nella gestione di disturbi comportamentali legati al deterioramento cognitivo, dedicarsi alla riconciliazione farmacologica*.

L’obiettivo primario è sicuramente il miglioramento della qualità di vita, sia del paziente che della persona che lo accudisce, molto spesso rappresentata da un genitore o da un parente stretto.

In particolare può essere quindi utile rivolgersi al Geriatra per un inquadramento globale della persona e per il monitoraggio delle patologie tipiche dell’invecchiamento, che in questo gruppo di individui si manifestano prematuramente rispetto alla popolazione generale; tali patologie coinvolgono tutti gli organi.

Inoltre il Geriatra può diventare un tramite con altri specialisti quando si rende necessaria una valutazione multidisciplinare: ad es. con cardiologo, neurologo, ortopedico, fisiatra, fisioterapista, nutrizionista.

Nel nostro Centro tutte queste figure sono presenti e disponibili a collaborare per un’assistenza personalizzata e onnicomprensiva.

 

*L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera la riconciliazione una delle migliori strategie per garantire una buona qualità delle cure ai pazienti: è un processo che, partendo dal confronto tra la lista dei farmaci assunti dal paziente e quelli che dovrebbero essere somministrati al paziente nella particolare circostanza, consente di arrivare ad una decisione prescrittiva farmacologica corretta successivamente alla transizione di cura.
Al fine di raccogliere, nella prima fase di ricognizione, un’anamnesi farmacologica corretta e completa comprensiva della esatta denominazione dei medicinali assunti, della dose e della frequenza di somministrazione, il processo di riconciliazione prevede la collaborazione di diversi professionisti (medici, farmacisti, infermieri) e pazienti e /o familiari/caregiver.

Bibliografia:

“Persone con sindrome di Down e invecchiamento: aspetti medici, sociali, politici” a cura di Venusia Covelli, Matilde Leonardi. Editore: Libellula edizioni.

“Rates, causes, place and predictors of mortality in adults with intellectual disabilities with and without Down syndrome: cohort study with record linkage”. Cooper SA, Allan L, Greenlaw N, McSkimming P, Jasilek A, Henderson A, McCowan C, Kinnear D, Melville C. BMJ Open. 2020 May 17.