La scoliosi

La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale conosciuta e studiata fin dall’antichità.

Già nel 300 a.C Ippocrate la descrisse e ideò una serie di strumenti per ridurre queste anomalie.

Il nome scoliosi deriva dal termine greco skolíosis ‘incurvamento’, che a sua volta deriva da skolíos ‘curvo’.

Cos’è la scoliosi

Con il termine scoliosi viene indicata una deviazione laterale della colonna vertebrale, persistente e non modificabile volontariamente, che si accompagna ad una torsione dei corpi vertebrali e che coinvolge, di conseguenza, tutte le strutture anatomiche che con questi si articolano.

Se non vi è rotazione dei corpi vertebrali non si può parlare di scoliosi e l’anomalia prende il nome di atteggiamento scoliotico. Tale condizione può avere risoluzione spontanea durante l’accrescimento e può essere causato da differenti lunghezze degli arti inferiori o semplicemente da un atteggiamento posturale scorretto.

Chi interessa

La deformità interessa più frequentemente il sesso femminile (con un rapporto 7:1) e si manifesta, di solito, durante le età del maggior sviluppo staturale: 7-9 anni e 11-13 anni.

In particolare le femmine hanno maggiori probabilità di sviluppare scoliosi gravi (8:1).

Le probabilità di un figlio di una madre scoliotica di sviluppare la scoliosi sono 10 volte maggiori rispetto ad un individuo figlio di madre normale ad indicare una predisposizione genetica.

Causa

Nella maggior parte dei casi (75% circa) le cause della scoliosi sono sconosciute; si parla pertanto di scoliosi idiopatica.

Il rimanente 20-30% è rappresentato dalle scoliosi congenite (malformazioni vertebrali) o acquisite (per esempio in seguito ad un trauma, infezioni, tumori o artrite).

Lo squilibrio tra sviluppo scheletrico e muscolare rappresenta la principale causa di comparsa di queste deformità. Per questo motivo le scoliosi idiopatiche compaiono prevalentemente nell’età infantile e puberale, periodi in cui l’accrescimento osseo è elevato.

Diagnosi

La scoliosi purtroppo non è sintomatica, pertanto la diagnosi deve essere ricercata. E’ consigliata pertanto, soprattutto in presenza di una familiarità positiva o di una crescita di statura importante e rapida, una valutazione medica specialistica ortopedica* o fisiatrica purché con competenze nell’età pediatrica.

L’esame obiettivo della colonna va condotto in ortostatismo (posizione eretta) valutando la presenza di uno dei seguenti segni:

  • spalle a diversa altezza
  • bacino sbilanciato e una o entrambe le scapole prominenti
  • inclinazione della postura da un lato
  • asimetria dei triangoli della taglia (lo spazio che si indentifica tra i fianchi e le braccia tese accanto al corpo)

Molto importante è la ricerca del gibbo che viene identificato facendo flettere in avanti con il tronco il paziente

Lo specialista o il medico curante può avvalersi di un esame radiografico specifico che è fondamentale per chiarire la diagnosi e misurare i gradi della scoliosi, passaggio fondamentale per stabile la strategia terapeutica.

La misurazione della deviazione scoliotica viene espressa in gradi (angolo di Cobb).

Prognosi

La prognosi dell’evoluzione della scoliosi dipende da numerosi fattori; quando viene posta la diagnosi di scoliosi bisogna sempre considerare la possibilità di un’evoluzione verso il peggioramento, che è tanto maggiore quanto più il paziente è giovane. Bisogna tener presente che gli aggravamenti delle deformità scoliotiche della colonna si possono verificare anche nel corso di pochi mesi.

Per valutare la durata del trattamento è necessario sapere quando il paziente raggiungerà la MATURITA’ SCHELETRICA: la radiografia* ci consente di stabilire, attraverso il test di Risser, il grado di sviluppo osseo.

Trattamento

Il trattamento varia in funzione dell’età del paziente e della gravità della curva.

Si avvale di:

  • ginnastica posturale con esercizi mirati e personalizzati* con lo scopo di migliorare la postura e contrastare la deformità
  • corsetto ortopedico che con le sue spinte contrasta il peggioramento della curva e aiuta a mantenere l’appiombo
  • trattamento chirurgico per stabilizzare in modo definitivo la curva in condizioni di particolare gravità

 

Dr.ssa Cristina Viganò

Medico Chirurgo Specializzato in Ortopedia e Traumatologia e Ortopedica Pediatrica facente parte dell’équipe della Struttura complessa di Ortopedia del Presidio ospedaliero di Vimercate, con cui è attiva convenzione. 

 

*Presso il Poliambulatorio é possibile effettuare queste prestazioni*